Addominali alti o bassi?
- Luca Bonaguidi
- 1 feb 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Addominali alti o bassi?
Traendo spunto da un ’articolo di Federico Carosi vi invito a leggere questo articolo sul tema degli addominali.
Spesso, parlando con i clienti alle prime armi sento farmi queste domande:
E’ meglio allenare gli addominali alti o quelli bassi? Quali sono i migliori esercizi?
La risposta è molto semplice: Questi muscoli non esistono negli appartenenti alla nostra specie, a parte in alcuni “esperti” trainer o televenditori.
Ma allora, perché mi vengono propinati migliaia di sollevamenti delle gambe da terra come il migliore esercizio per gli addominali bassi?
Non lo so!

Mi limito ad illustrarvi ciò che si può vedere se apriamo un atlante di anatomia alla sezione “i muscoli dell’addome”:
il muscolo a noi noto come addome (tralasciando per ora le fasce oblique, sulle cui attuali tecniche di allenamento vale la pena di fare un discorso a parte) si chiama Retto Addominale, che ha origine nella zona superiore dalla cassa toracica (dalla faccia esterna della V, VI e VII cartilagine costale e dal processo xifoideo dello sterno) e inserzione nel margine superiore del pube (tra il tubercolo e la sinfisi pubica) (vedi figura).
Considerando che un muscolo o si contrae o non si contrae, non lo puoi tendere parzialmente.
E allora, gli addominali e alti? E quelli bassi?
Ripeto: Non lo so!
La funzione del muscolo è quella di avvicinare i capi articolari su cui si inserisce,

nel nostro caso le inserzioni del retto addominale sono su cassa toracica e pube, quindi il sollevamento delle gambe non c’entra niente!
Il sollevamento delle anche è fatto dai muscoli flessori dell’anca, primo tra tutti l’Ileo Psoas (vedi figura).
A questo punto potreste contestarmi il fatto che quando sollevo le gambe da terra percepisco la contrazione degli addominali
La percezione spesso ci aiuta, se abbiamo imparato ad ascoltarla e interpretarla, ma spesso ci confonde, e comunque è strettamente personale.
Durante il sollevamento il retto addominale è in tensione, in quanto il muscolo funge da stabilizzatore della schiena: l’ileo psoas, in particolare la componente del grande psoas, ha origine dalla zona lombare della colonna vertebrale (dalle arcate fibrose che uniscono le superfici laterali dei corpi delle prime quattro vertebre lombari e dell'ultima toracica e dai dischi intervertebrali interposti); la sua contrazione comporta una tensione sulla colonna; la tensione addominale è la nostra “protezione” della colonna.
Quindi il retto dell’addome è vero che lavora ma con una contrazione muscolare isometrica, che non produce uno stimolo allenante equivalente a una contrazione concentrica/eccentrica (cioè con un a accorciamento/allungamento del muscolo in relazione ad un cambiamento della distanza dei capi articolari).
Approfondiremo in un altro articolo l’utilità dell’esercizio in quanto tale, per stabilire se è proprio utile allenare l’ileo psoas.
Non mi dilungo oltre, devo andare ad allenare gli addominali medi...
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